MODENA – Lavoratori interinali rumeni in offerta: senza diritti, senza Tfr, senza 13esima, senza malattia e persino poco propensi ad ammalarsi. Un caso pubblicizzato in un volantino comparso a Modena, in un fiorire di punti esclamativi, e denunciato oggi dalla Cgil di Modena alla magistratura, all’ispettorato del lavoro e anche al ministro Giuliano Poletti. “Vinci la crisi – strilla il volantino – cosa stai ancora aspettando: chi utilizza un lavoratore interinale rumeno risparmia”.
Volete sapere come? “Beneficia del massimo della flessibilità ed in più: niente Inail, niente tredicesima, niente Inps, niente quattordicesima”. E per chi non si fosse ancora convinto: “Niente malattia, niente Tfr, niente infortuni, no problems, niente consulenti paghe. Alla tua azienda non rimane che pagare undici mensilità e non più 14 più tfr, come stai facendo, ed in più senza nemmeno dover anticipare l’Iva essendo le nostre fatture intracomunitarie”. Quindi la conclusione, entusiasta, seguita da tredici punti esclamativi. “Attenzione: il vostro autista non starà mai male!”.
A denunciare il caso alla procura è stato Franco Zavatti, responsabile regionale legalità Cgil. Che lancia l’allarme: “E’ un volantino che è venuto fuori a Modena, ma è in giro per l’Emilia e anche in altre sei sette regioni. Per il momento, siccome ho depositato una denuncia formale alla procura, non possiamo fare i nomi dell’agenzia interessata, anche perché non ci interessa. Quello che ci interessa però è segnalare con forza la degenerazione e il punto di cinismo che è stato raggiunto”. Secondo Zavatti, “al di là dei reati amministrativi questo caso potrebbe configurare anche il reato di caporalato, istituito lo scorso anno”.
Si tratta comunque, prosegue il sindacalista “di un caso straordinario per dimensione, crudezza e cinismo, palese illegittimità, con fasulla maschera europea, il supersfruttamento irregolare e caporalesco del lavoro, nel nome del superare la crisi riducendo i costi”. L’agenzia, che si offre anche di assumere direttamente i dipendenti al posto delle aziende, copre per il momento cinque settori: “Autotrasporto, edilizia, turismo, meccanica e settore sanitario, con dottori, infermieri e badanti”.
Sel e Pd, interrogazione in Parlamento. Giovanni Paglia, deputato di Sel, presenterà un’interrogazione in Parlamento, rivolta proprio a Poletti per chiedere “quali iniziative immediate si intendano mettere in campo per contrastare simili iniziative, lesive del diritto del lavoro, anche attraverso la revoca ad operare a soggetti che le ponessero in essere”. Anche il Pd interroga il ministro. Il deputato modenese Dem Davide Baruffi, componente della commissione Lavoro della Camera, si dice “pronto” a presentare un’interrogazione. “In casi come questi però – osserva Baruffi in una nota – la sola denuncia non è sufficiente. Occorre agire anche sul piano normativo. Subito dopo Pasqua in commissione lavoro alla Camera comincerà l’approfondimento del decreto sul disboscamento delle tipologie contrattuali. Quella sarà la sede opportuna – conclude il deputato modenese – per poter garantire un giro di vite normativo contro lo sfruttamento,in favore del lavoro stabile e del lavoro flessibile, ma tutelato».
Altra E-R: “Questa gente merita il carcere”. “I responsabili di questa fantomatica agenzia interinale sono persone che meritano soltanto di andare in carcere per sfruttamento della manodopera mentre coloro i quali avessero la cattiva idea di utilizzare quei lavoratori alle condizioni previste dal volantino si troveranno a dover pagare tutte le differenze retributive oltre che multe salate – dice Piergiovanni Alleva, capogruppo de l’Altra Emilia-Romagna – Cercheremo dunque di vederci più chiaro sia dal punto di vista politico che legale, la nostra reazione non mancherà e in 48 ore questo scandalo dovrà rientrare”.
Fonte repubblica.it