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Dichiarazione dello stato di calamità “innaturale”

Peggio di così!!!! Di giorno e di notte, si viaggia sempre più stressati!Chiederemo LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CALAMITA’ “INNATURALE”.Io non so, se qualcuno di “competenza” si stia rendendo conto di cosa sta avvenendo e della situazione viabilità in tutt’Italia e nella specie, quella (A14) che mi è vicina geograficamente e che percorro, come tanti colleghi, ogni giorno.Questo il risultato di anni e anni di “incuria e menefreghismo” che sta producendo solo danni infiniti alle imprese di autotrasporto ed ai cittadini, specie in un momento in cui il traffico delle merci ed il turismo sono necessari al rilancio dell’economia ed alla sopravvivenza.Disagi, code, lavori pressochè inesistenti, lunghe “sbirillate” senza logica, lievitazione dei costi, esasperazione e distrazioni, stanno producendo vittime alimentando malcontenti giustificati che, in questo modo, rallentano una economia già fortemente provata. Per quanto tempo ancora si riuscirà a tenere la situazione sotto controllo? Quali sono gli interlocutori con cui rapportarsi, quali sono i lavori in itinere, chi controlla e entro quanto tempo si potrà tornare alla normalità? Tante domande, al momento zero risposte!Apprendo che il 9 luglio dovrebbero essere sospesi i lavori nei cantieri dell’A14. Poi?Mi chiedo quali lavori, visto che non mi risulta sia stato fatto nulla o quasi di quanto deciso nella riunione che si tenne esattamente un anno fa nella quale il gestore dell’Autostrada affermò che le verifiche di stabilità della galleria di Grottammare si sarebbero concluse entro il 21 luglio 2020, che le barriere dei viadotti sarebbero state sostituite subito dopo l’estate e che si sarebbero attivate le due corsie per senso di marcia subito dopo il dissequestro dei viadotti da parte della procura di Avellino. Lo afferma anche Anna Casini con certezza, perché oltre al Prefetto di Ascoli, ai rappresentanti del MIT, dell’ANAS e della Provincia di Ascoli Piceno, era presente anche lei che ai tempi era Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche.I lavori potevano (dovevano) quindi iniziare a settembre 2020, ma da questa data sono iniziati solo i disagi infiniti, le tragedie ed è aumentato il pericolo per la privata e pubblica incolumità in particolare con l’incremento del traffico turistico, fisiologico nel periodo estivo. La responsabilità degli incidenti annunciati e purtroppo prevedibili, è in capo a chi avrebbe dovuto terminare i lavori prima dell’estate, ma anche a chi avrebbe dovuto verificare e monitorare l’avanzamento degli stessi. La sicurezza non ha bisogno di spot, ma di soluzioni. Il problema è che non si ha un interlocutore certo a cui rivolgersi: Autostrade, Ministero Infrastrutture e Trasporti? A chi? Evidenziamo l’ennesimo scaricabarile che data, da quello che si vede, la “originale” gestione della condizione dell’A14 e non solo vedi Liguria, vedi Lombardia, vedi Piemonte …vedi tutta l’Italia, sta determinando un grave pericolo per i cittadini come purtroppo testimonia l’ultimo incidente mortale di pochi giorni fa, ma anche danni economici al nostro mondo dell’autotrasportato, dei lavoratori pendolari, al turismo dei comuni costieri e all’immagine delle Marche ed anche del vicino Abruzzo, che vengono percepite da chi percorre l’A14 non per la loro straordinaria bellezza ma come una terra disagiata.Transitando sulle tratte interessate, si rende conto che spesso nei cantieri non si vede nessuno o quasi. E’ assurdo che da Milano a Silvi Marina si debbano impiegare oltre 10 ore di guida oppure per 12 km circa sono necessari 75 minuti. La galleria di Grottammare, quella che fu interessata da un incendio, oggi è oggetto, mi dicono, di verifica sulla stabilità. Vogliamo parlare dei pericoli provocabili dalla strettissima “shicane” ad angolo retto e stretto per cambio corsia ed ingresso nella galleria? Se ciò è vero significa che per anni, chi ha transitato in quella galleria, ha rischiato la vita? Lo stato dei non lavori, ieri sera, ha prodotto, fino a tarda notte, una enorme colonna di mezzi pesanti e non, lungo la statale 16 che interessa anche San Benedetto del Tronto. Noi non molliamo la presa ed oltre ad una azione legale che i nostri avvocati stanno analizzando, pensiamo di chiedere LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CALAMITA’ “INNATURALE”

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