Un trasportatore abruzzese ha denunciato consumi di gasolio superiori ai quantitativi effettivamente accertati dall’Ufficio delle Dogane e ha compensato con l’F24 crediti d’imposta superiori a quelli dichiarati.
A scoprire la frode sono stati i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Pescara, che hanno portato avanti complesse attivita’ di verifica, avvalendosi delle banche dati a disposizione dell’Agenzia.
Il “caso” e’ emerso nell’ambito delle attivita’ di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali in favore dell’autotrasporto. L’operatore si sarebbe reso responsabile di indebite autocompensazioni con modello F24 per un credito inesistente di oltre 714.000 euro.