Home Articles posted by N Colautti (Page 9)
News

Fonte il Giornale.it

Mes e coronabond, la Germania e l’Olanda fanno muro alle proposte italiane. E l’Eurogruppo rimanda tutto a giovedì

Nulla di fatto. In tutto il mondo ormai si combatte l’emergenza coronavirus, ma l’Unione europea non trova un accordo sugli strumenti da metter in campo per arginare gli effetti della pandemia sull’economia del continente.

Oggi, infatti, i ministri delle Finanze della zona euro si sono riuniti a distanza, ma hanno rinviato la questione al vertice dei leader in programma giovedì (sempre in teleconferenza). “Il nostro obiettivo è di creare nuove linee di difesa per l’euro per evitare che questa crisi economica si trasformi in finanziaria”, ha detto prima della riunione il presidente Mario Centeno assicurando uno sforzo “senza precedenti”.

Ma resta il fatto che l’Europa resta tutt’altro che unita su questo fronte. L’Italia, con l’appoggio di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia, chiede ai partner europei un ricorso al fondo salva Stati senza condizionalità data l’eccezionalità e la gravità della situazione. Le condizioni per ottenere una linea di credito del Mes non possono essere quelle attuali, sostiene il fronte Sud. Ma Olanda e Germania fanno muro e restano contrarie a forme incondizionate di sostegno finanziario. L’impiego del Mes potrebbe sbloccare il ‘bazooka’ della Bce, ovvero la possibilità di acquisti potenzialmente illimitati di obbligazioni sovrane da parte di Francoforte. Ipotesi che Berlino e L’Aia al momento escludono, considerando l’intervento della Bce annunciato la settimana scorsa da Christine Lagarde già sufficiente.

Per Centeno questa soluzione avrebbe “un ampio sostegno” e ha citato le Enhanced credit lines, un programma di assistenza precauzionale di interventi del Mes per i paesi con fondamentali solidi ma problemi di liquidità. “La condizionalità della linea di credito concessa ai paesi sarà concentrata sull’andamento della pandemia”, ha aggiunto. Ma l’accordo su questo è lontano.

E da Berlino è arrivata una bocciatura netta della proposta dei coronabond lanciata da Giuseppe Conte. Il ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier ha definito “un dibattito fantasma” quello sulla possibilità di emissione di titoli garantiti da tutti i paesi europei per fare fronte alla crisi sanitaria ed economica della pandemia. “Abbiamo molti strumenti sul tavolo e i corononabond sono uno di questi”, assicura il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni

News

Angeli?
consapevolezza delle missioni che ci sono state assegnate!!!
buon giorno carissimi amici e colleghi, da imprenditore, padre ed umile rappresentante di categoria , in una delle tante giornate tristi della nostra nazione, mi permetto di inviarvi un cordiale saluto ed un abbraccio.
Oggi tutti parlano giustamente di “angeli” che stanno operando per il bene di noi tutti e che mi sento di abbracciare e ringraziare virtualmente con stima ed affetto.
Ebbene, in questo processo di proclamazione delle schiere di angeli, mi sento di dare risalto e spazio, non per classifica, a chi opera con umilta’ e dedizione per far si che si possa permettere di trasportare una speranza e che e’ quella di uscire quanto prima dal tunnel della morte generato dal virus che ho paura anche a chiamarlo per nome.
Tutti abbiamo “finalmente” sentito ringraziare pubblicamente il lavoro e l’importanza degli autotrasportatori che mai come in questi tempi operano in regime di insicurezza per assicurare la speranza di “sopravvivenza”.
ci voleva questo maledetto virus per capire l’importanza del settore?
Noi stiamo continuando a fare il nostro lavoro, quello di sempre!
Il rischio di una “quarantena dei bisonti” e’ decisamente una situazione reale e concreta.
preghiamo per la salute dei nostri collaboratori alla guida perche’ mantengano uno stato di salute sufficiente a poter continuare a trasportare la vita.
Noi siamo gli stessi che abbiamo incrociato sulle strade e forse abbiamo anche maltrattato.
Tutti gli angeli che con commozione ringrazio ed abbraccio virtualmente e che operano in trincea senza contare le ore di servizio e coscienti del rischio di contagio, sono angeli (per fortuna) grazie anche rispetto alla “missione” di noi autotrasportatori.
Noi partiamo, viaggiamo e consegniamo, coscienti del rischio di uscire e con il rischio di non poter tornare ,per molto tempo, a casa ai nostri cari.
Siamo in prima linea come gli altri “angeli” ai quali non facciamo mancare cibo, medicine, attrezzature e presenza con il rischio remoto di contagio perche’ non riusciamo a garantirci le minime dotazioni di sicurezza.
Ogni giorno partiamo con la consapevolezza di rischiare la salute nostra , quella dei nostri familiari e quella delle persone che incontriamo nell’esercizio della nostra “piacevole” missione.
tutti siamo angeli!
Un po’ meno chi si ostina a non rispettare le regole che ci sono state date.
restiamo a casa vi prego!
Non complichiamo il lavoro degli altri; meno tempo stiamo a casa e piu’ lungo e’ il tempo di ripristino di una vita normale.
Questo è il momento del silenzio. avremo tempo per fare le nostre valutazioni e considerazioni, ma ora portiamo rispetto agli angeli (tutti)
Avremo tempo!
Buona salute e buona strada!!!!

roberto galanti

News

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha adottato la direttiva ai prefetti per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”. Possibile scaricare il modulo di autodichiarazione (disponibile in allegato)

Sul sito del Ministero dell’interno è disponibile la direttiva relativa ai controlli nelle aree a contenimento rafforzato. Già per questa mattina si prevede il monitoraggio in tali aree, tra le quali l’intera Lombardia e altre 14 province di Piemonte, Emilia, Veneto, Marche e Piemonte: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini in Emilia Romagna, Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli in Piemonte, Padova, Treviso e Venezia in Veneto.

1) La convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento.

2) Indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”:

a) gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

b) I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

d) Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.

e) Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

f) Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

3) La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

4) La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella indicata dal dpcm 8 marzo 2020 (articolo 650 del codice penale: inosservanza di un provvedimento di un’autorità), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave.
A questo proposito, al fine di fornire al pubblico un’informazione non solo corretta ma quanto più esaustiva possibile, il personale operante provvederà anche a informare gli interessati sulle più gravi conseguenze sul piano penale di un comportamento, anche solo colposo, non conforme alle previsioni del dpcm che possono portare a configurare ipotesi di reato.

Informativa

Nella nostra sede di Ascoli Piceno in accordo con il nostro Ente di Formazione autorizzato organizziamo corsi rinnovo CQC merci e persone anche (soprattutto) con lezioni un sabato al mese.

Questo metodologia di corsi permette a tutti i conducenti delle nostre aziende associate di non gravare il corso su un solo mese, ma di distribuirlo nel tempo.

Le date delle lezioni sono note già al momento dell’Iscrizione

Vi aspettiamo

News

La Suprema Corte si è nuovamente pronunciata sulla legittimità costituzionale dell’azione diretta in riferimento al giusto corrispettivo da corrispondere alle aziende di trasporto tema di legittimo compenso riconosciuto per i costi della sicurezza.

Vari sono stati i tentativi di renderla incostituzionale, ed ogni volta la Corte si è espressa a favore della legittimità, si spera che questo sia l’ultimo tentativo, che si metta fine a questa “storia infinita”.

Proprio in questi giorni si sta ridiscutendo il principio di “riattivare” i costi minimi della sicurezza” visto che ad oggi nessuna sentenza li ha effettivamente deligittimati, anzi a parer del vero sono necessari visto la situazione nel settore dell’autotrasporto.

SI sono verificate delle strane situazioni, quando il prezzo del gasolio era sceso si sono rivisti i prezzi del trasporto ribassati in base all’effettivo costo del gasolio e le “tariffe” adeguate.

Nel momento in cui i prezzi del gasolio sono risaliti, nessun committente si è mosso per aumentare i costi del trasporto, anzi qualcuno ha rinviato tutto a fine anno o addirittura in qualche caso alle aziende di trasporto è stato risposto, che comunque trovano chi gli da il servizio a condizioni inferiori, cornuti e mazziati.

In allegato troviamo la sentenza della suprema corte che giustifica la legittimità dell’azione diretta

Download “Sentenza-corte-costituzionale-azione-diretta-7-ter.pdf” Sentenza-corte-costituzionale-azione-diretta-7-ter.pdf – Scaricato 0 volte – 207,79 KB

 

News

Come tutti sappiamo ci sono divieti di circolazione per i mezzi superiori a 7,5 ton che “incombono” ogni fine settimana ed in qualche caso anche già dal venerdì.

Tali divieti prevedono in alcuni casi delle deroghe, relative in modo particolare ai prodotti freschi (non congelati), ai trasporti petroliferi, … ecc.

In circostanze specifiche i prefetti possono, a livello locale, aggiungere ulteriori deroghe a veicoli che si trovano in condizioni particolari, vale a dire quelli che trasportano prodotti agricoli diversi da quelli soggetti a rapido deperimento, oppure alimenti destinati agli animali da allevamento (con veicoli diversi dalle autocisterne) o ancora prodotti dell’industria a ciclo continuo. In questi casi i mezzi che viaggiano e sono in procinto di caricare queste tipologie di prodotti possono viaggiare a vuoto?

La circolare della Direzione Centrale della Polizia Stradale, emanata il 9 ottobre 2019 fa alcune precisazioni entrando nello specifico e cioè:

  • il viaggio a vuoto effettuato per raggiungere il luogo di carico della merce è una situazione equiparabile al viaggio con il carico.

L’argomento usato nella nota è sostanzialmente un’analogia, nel senso che anche le deroghe permanenti a livello generale si applicano anche ai veicoli scarichi pertanto, lo stesso criterio si applica anche alle deroghe prefettizie

 

Download “CIRC-MIN-INTERNO.pdf” CIRC-MIN-INTERNO.pdf – Scaricato 0 volte – 90,96 KB

News

Nel mirino del decreto Clima un taglio lineare del 10%  di benefici e un taglio sul recupero accise per i veicoli Euro 3 e antecedenti, che permetterebbe di finanziare uno specifico fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il finanziamento di interventi in materia ambientale

Nel mirino della prossima “manovra verde” del governo, basata su quel New Green Deal annunciato dal premier Giuseppe Conte durante la richiesta di fiducia in Parlamento, ci sono soprattutto i sussidi ambientalmente dannosi (Sad). Non è la prima volta che si parla di questo tema che stavolta finisce, nero su bianco, nel nuovo decreto legge sul Clima messo a punto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

TAGLI DEI SUSSIDI AMBIENTALMENTE DANNOSI

“A partire dall’anno 2020, le spese fiscali dannose per l’ambiente indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi istituito presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono ridotte nella misura almeno pari al 10 per cento annuo a partire dal 2020 sino al loro progressivo annullamento entro il 2040”, si legge nella bozza del provvedimento. All’individuazione dei sussidi “si provvede in sede di legge di bilancio annuale e i relativi importi sono destinati, nella misura del 50 per cento, a uno specifico fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il finanziamento di interventi in materia ambientale, con priorità alla revisione dei sussidi ambientalmente favorevoli, alla diffusione e innovazione delle tecnologie e dei prodotti a basso contenuto di carbonio e al finanziamento di modelli di produzione e consumo sostenibili”.

A QUANTO AMMONTANO I SUSSIDI

Un taglio lineare del 10%, insomma, alle spese fiscali dannose per l’ambiente, legate cioè a fonti e pratiche inquinanti, come definiti nel Catalogo dei sussidi ambientali del ministero dell’Ambiente. In base al Catalogo, l’importo dei sussidi ambientalmente dannosi ammonta complessivamente a 16,1 miliardi, di cui 154 milioni per ‘agricoltura e pesca’, 11,5 miliardi per ‘energia’, 202 milioni per ‘trasporti’,700 milioni per ‘altri sussidi’ e 3,5 miliardi per ‘IVA agevolata’. Difficile invece quantificarli: secondo il rapporto Ceriani citato dal catalogo del ministero dell’Ambiente nel 2011 erano censiti 720 misure. Sul fronte dei sussidi diretti, il rapporto Giavazzi (2012) aveva stimato in 10 miliardi di euro l’anno il risparmio derivante da contributi pubblici alle imprese “eliminabili” e utilizzato per ridurre la pressione fiscale.

IL COSTO DEI SUSSIDI VOCE PER VOCE

L’Ufficio valutazione impatto del Senato prima della finanziaria dello scorso anno in un dossier ad hoc, aveva ricostruito parte di queste misure: il sussidio più oneroso è il differenziale di accisa fra benzina e gasolio, che incide per circa 5 miliardi di euro di mancato gettito (6 miliardi circa includendo anche l’effetto sull’IVA, dato che l’IVA grava non solo sul prezzo industriale ma anche sulla componente di accisa). Seguono le due esenzioni di accisa per i carburanti impiegati nel trasporto aereo e in quello marittimo, che incidono rispettivamente per 1,5 miliardi e circa 0,5 miliardi di euro; il rimborso dell’accisa sul gasolio a favore dell’autotrasporto merci e passeggeri comporta una perdita di gettito di circa 1,3 miliardi di euro; le agevolazioni per i carburanti impiegati in agricoltura pesano per 830 milioni; i permessi ETS assegnati gratuitamente comportano la rinuncia a 654 milioni; l’esenzione dell’accisa sull’energia elettrica per le piccole utenze domestiche incide per ulteriori 634 milioni di euro.

OLTRE IL 97% DEI SUSSIDI DANNOSI PER L’AMBIENTE INDIVIDUATI NEL CATALOGO È COSTITUITO DA SCONTI FISCALI

Il Catalogo è riuscito ad esaminare 131 schemi di sussidio potenzialmente rilevanti sotto il profilo ambientale, per un valore finanziario complessivo, nel 2016, di circa 41 miliardi di euro: il 2,5% del PIL. Di questi, 57 sono dannosi per l’ambiente, per una spesa finanziaria complessiva di 16,2 miliardi di euro; 46 sono forme di sussidio favorevole all’ambiente, per un valore di 15,7 miliardi; 27 sussidi sono “incerti”, per un valore complessivo di 5,8 miliardi; 1 sola misura è “neutrale”, per un importo di 3,5 miliardi. Oltre il 97% dei sussidi dannosi per l’ambiente individuati nel Catalogo è costituito da sconti fiscali(detrazioni, iva agevolata, esenzioni, crediti d’imposta ecc), mentre appena il 3% è dato da trasferimenti diretti. Il sussidio più oneroso è il differenziale di accisa tra benzina e gasolio (molto più bassa per il gasolio), che nel trasporto auto passeggeri incide per circa 5 miliardi di mancato gettito (circa 6 miliardi includendo anche l’IVA). Il settore dell’ energia assorbe il 57,6% dei sussidi, 23, 69 mld e di questi 11,55 mld sono dannosi per l’ ambiente e 12,14 mld sono favorevoli.

QUANTO PESANO IN PERCENTUALE

Infatti, evidenzia La Repubblica, “il diesel per autotrazione oggi beneficia di uno sconto sull’accisa rispetto alla benzina del 23%: un intervento di parificazione porterebbe un rincaro del gasolio di poco più di 10 centesimi alla pompa. Nel mirino anche i Tir: da anni percepiscono un rimborso dell’accisa sul carburante che in pratica si traduce in uno sconto del 17,2 per cento sul pieno di gasolio (…) Candidati al taglio anche i sussidi per l’agricoltura: i carburanti per i trattori e per gli altri macchinari, beneficiano di uno sconto sulla tassazione rispetto alle normali aliquote del 22% per il gasolio e per il 49% per la benzina”.

Vista la gradualità come verranno inserite nella Legge di Bilancio i Sussidi Ambientalmente Dannosi a gennaio 2020 l’autotrasporto si troverà ad affrontare un nuovo periodo nero, infatti con l’entrata della nuova Legge di bilancio verranno sicuramente danneggiati tutti i mezzi circolanti antecedente all’Euro 4, in primo luogo poi si sta già discutendo  di pareggiare il costo delle accise sul gasolio (0.627) a quelle sulla benzina (0.728), che comporterebbe un aumento alla pompa di circa 11 centesimi in più rispetto al prezzo attuale.

Ancora una volta a rimetterci sarà l’autotrasporto, credo che sia bene iniziare a pensare già oggi su  un’eventuale azione di agitazione nel settore.