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Costi minimi della sicurezza – il ritorno

Come richiesto dai trasportatori , ecco riapparire dopo anni di dura lotta i “costi minimi” dell’autotrasporto, anche se modificati rispetto all’impianto prima della o delle sentenze della Corte Europea-

La battaglia con la committenza a breve inizierà di nuovo, ricordo ancora le “via Crucis” delle 14 stazioni (incontri) con l’allora sottosegretario Giachino per farli approvare.

Il Garante dell’Antitrust ha dato parere favorevole, ad un nuovo impianto con alcune correzioni sulla tipologia antecedente, anzi addirittura siamo tornati indietro fino ai primi anni 2000, con una “nuova tariffa a forcella”.

Durante tutto il periodo dal dopo sentenza Corte Europea e fino ad ora, noi abbiamo continuato le nostre battaglie presso i tribunali e abbiamo portato a casa dei nostri associati, non parole, ma fatti (in soldini) concreti.

Il nostro affiancamento, con il nostro ufficio tecnico, ha permesso alle aziende di trasporto di vedere sul proprio c/c arrivare delle somme che ingiustamente ci erano state negate.

Ora sembra che il sole dei Costi minimi sia di nuovo visibile,  è una nuova alba in questo momento così difficile, “L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti reso noto di aver dato luce verde allo schema normativo preparato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Uno schema che, innanzitutto, prevede una suddivisione del parco mezzi, individuando quattro classi di veicoli in base alla diversa massa complessiva. Per ognuna definisce poi quattro voci di costo per ognuna delle quali saranno fissati valori minimi e massimi (acquisto, manutenzione, revisione, pneumatici, bollo e assicurazione, ammortamento, lavoro, energia). Uno studio per “determinare in maniera oggettiva i valori dei predetti costi indicativi” sarà affidato dal Ministero a un soggetto terzo, mediante procedura a evidenza pubblica”, secondo quando riportato da ship2shore

Mi pare evidente che è un ritorno al passato, dove vengono “mescolati” due meccanismi, uno relativo alle tariffe a forcella ed il secondo quello dei costi minimi della sicurezza dove l’Osservatorio (ente terzo) proponeva i costi e il Ministero pubblicava.

Ora il dubbio mi sorge chiaro, ma perché non è il Ministero stesso a provvedere alla pubblicazione? dobbiamo aspettarci di nuovo un ricorso alla Corte Europea? (se ci sarà ancora una Corte Europea nei prossimi anni)

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