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Il Forum di Conflavoro Pmi e il mondo dell’autotrasporto

di Domenico Letizia*

Italia, economia e lavoro. Tre parole chiave al centro del forum nazionale svoltosi, venerdì 9 novembre 2018, a Lucca presso il teatro del Giglio. A organizzarlo Conflavoro Pmi, la confederazione delle piccole e medie imprese presieduta da Roberto Capobianco che, per l’occasione, ha invitato nella città toscana l’élite della politica e dell’economia italiana, ma anche del mondo sindacale e giuslavorista. Fra i relatori di Italia Economia & Lavoro 2018, infatti, hanno partecipato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Claudio Durigon e i parlamentari Massimo Mallegni, Riccardo Nencini, Manuel Vescovi e Riccardo Zucconi, senza dimenticare il già ministro del Lavoro Cesare Damiano, il celebre giuslavorista Oronzo Mazzotta, l’imprenditore Lamberto Vallarino Gancia, la vicepresidente della Commissione Lavoro del Senato Annamaria Parente e Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della confederazione dei sindacati autonomi Confsal. Hanno partecipato ai lavori anche i rappresentanti del Fondo interprofessionale Formazienda, Ilaria Milianti della Fondazione Pera, e il segretario generale di Piccole e Medie Imprese Autotrasporto (Pmia) Roberto Galanti. Presenti anche Filippo Mengucci, commercialista esperto in campo contrattuale e revisione aziendale, Lorenzo Di Pace della commissione Diritto del lavoro dell’Odcec di Roma, Roberto Cunsolo, tesoriere nazionale e delegato in materia di economia e fiscalità del lavoro e il professor Luca Provaroni, docente di Economia aziendale all’Università La Sapienza di Roma. Importanti le riflessioni di Roberto Galanti, Luigi Caruso e Martino Adesso della presidenza e segreteria della PMIA sul mondo dell’autotrasporto su gomma, della logistica e un’analisi sullo stato delle infrastrutture legate al trasporto nel nostro paese.  Ostacoli ben più alti sul cammino che ogni impresa, ogni camionista deve affrontare ogni giorno lavorando per colpa di chi non vuole o non sa intervenire. Come ribadito dai relatori legati al mondo dell’autotrasporto anche solo una piccola criticità aggiunta alle altre oramai perenni può degenerare l’attuale situazione del trasporto su gomma. Quello che il settore chiede è una svolta vera. Prendiamo il caso delle Motorizzazioni: la solita soluzione con proroghe e prenotazioni previste anche a distanza di diversi mesi, non può più essere accettabile, per la semplice ragione che all’estero un automezzo italiano fermato per i controlli, se risulta senza revisione viene sequestrato e vengono applicate sanzioni amministrative di spessore. Vi sono le ragioni d’urgenza per estendere ai costruttori e alle officine specializzate la possibilità di effettuare tali operazioni per dare aiuto alle Motorizzazioni, per non tenere i tir fermi. Tra i macro-argomenti anche la formazione quale strumento di accrescimento e diffusione delle competenze del lavoratore, la Gig Economy, la flessibilità del mercato del lavoro ivi compresa la sicurezza per lavorare e vivere meglio. Altro tema centrale ribadito è quello della lotta alla concorrenza a ribasso, la formazione completa dei camionisti e la mancanza di informazione sulle problematiche dell’autotrasporto e sulle opportunità, per il sistema nazione e per le imprese del nostro paese, provenienti dal mondo dell’autotrasporto. Altro elemento sottolineato la necessità della rete per l’imprenditore interessato ad esportare all’estero la propria eccellenza, un intervento che dovrebbe riformare anche l’attuale sistema gestionale delle ambasciate italiane all’estero.

*Analista e Responsabile alla Comunicazione di “PMIA Autotrasporto”

 

 

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