Le Procure di mezza Italia, negli ultimi tempi hanno il loro ben da fare, per le denunce che stanno pervenendo da parte della Polizia Stradale, sulla manomissione del Cronotachigrafo, sia esso analogico che digitale.
Le denunce sono quelle relative all’attentato alla sicurezza e truffa, infatti il taroccamento dei dati cronotachigrafici, attraverso l’utilizzo di calamite, pulsanti, telecomandi, impediscono al personale che effettua il controllo di verificare, i reali tempi di guida e riposo
Il tachigrafo è un dispositivo che registra il periodo di guida, interruzioni e periodi di riposo, nonché i periodi di disponibilità e di altre mansioni svolte da un conducente. Lo scopo del tachigrafo è di:
- controllare la conformità del conducente alle norme in vigore;
- monitorare i tempi di guida dei conducenti professionali al fine di evitare l’affaticamento;
- garantire la concorrenza leale e la sicurezza stradale.
Ecco perché i reati che vengono contestati sono molteplici, inoltre se a commettere questi reati è il titolare dell’azienda nonché gestore dei trasporti (ex preposto), tutto questo fa perdere l’onorabilità, quindi l’azienda non può proseguire l’attività e dovrà chiudere.