News

NON SI PUO’ NAVIGARE A VISTA!

Morti ridotti a statistiche e vivi che credono di essere salvati da un esercito di consulenti anti-Covid e da una classe politica che da l’impressione di vagare con i polli di Renzo di manzoniana memoria. Parola d’ordine per tutti: “Ripartenza”.

L’autotrasporto, a dire il vero, con sacrifici personali e rischi, c’è sempre stato… Adesso, nella “Ripartenza”, qualcuno si accorga che abbiamo anche anticipato liquidità per non bloccare il trasporto di forniture alimentari o sanitarie, tanto per citare un paio di settori.
Lo abbiamo fatto per forte senso di responsabilità e io stesso, con molti degli altri colleghi, ho gettato acqua su focolai di protesta (una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere che deve essere disinnescata, e che non riguarda solo l’autotrasporto).

Adesso però, nella “Ripartenza” la situazione va chiarita. Va individuato un piano di sostegno concreto anche all’autotrasporto: perché come in fase di look down, si chiederà ora all’autotrasporto di anticipare costi, a fronte di pagamenti che non hanno alcuna certezza. E non è più sostenibile. Per essere chiari, se trovassero attuazione le intenzioni della Committenza di applicare ulteriori dilazioni nei pagamenti ed altre vecchie criticità che si stanno evidenziando in questo periodo, credo che nessuna sigla sindacale, e nemmeno PMIA, potrebbe contenere il danno di una linea tanto scellerata. Si andrebbe, per ovvie ragioni, al blocco, anche automatico,dell’autotrasporto, per mancanza di liquidità con tensioni sociali delle quali qualcuno dovrà rendere conto.

Ringrazio Renato Pierantozzi di Cronache Picene, di cui vi propongo un’intervista, Remo Croci del gruppo Mediaset, Giuseppe Ercoli del “Il Resto del Carlino e VeraTV nonchè le altre testate che ci stanno dando voce nel far arrivare il disagio di migliaia di imprese al Paese che per primo soffrirebbe i disagi di un blocco; e al governo che è auspicabile deposti i polli e dia strumenti concreti alla “Ripartenza”.
L’autotrasporto c’è nel dare sostegno alla sicurezza, nel dare collaborazione a studi sulla diffusione del Covid 19, nel dialogare con la Committenza per ricostruire il tessuto del comparto su basi obiettivamente solide.

PMIA ha attivato giorni fa un sondaggio, sul proprio sito al quale vi chiedo di aderire (è in forma anonima): è uno strumento di lavoro per avere, seppur nello spaccato delle ditte associate in tutt’Italia, alcune percentuali sullo stato di salute degli addetti delle imprese aderenti e valutare insieme misure di sicurezza decisamente incisive nella “Ripartenza” in caso, ovviamente non auspicabile, di un ritorno del covid 19 in ottobre e novembre…. Ma non solo!

Ufficio stampa: Lorena Ulpiani

Coronavirus, Galanti (Pmia) «I camionisti non sono untori»

Related Posts

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.