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RISCHI BIOLOGICI: ADEGUAMENTO DVR

Con riferimento al protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, del 14 marzo 2020, nonché delle Linee guida per adempimenti dei settori dei trasporti e dalla logistica del 20 marzo 2020,
emanate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Vi evidenziamo la necessità di elaborare una specifica “Appendice” al DVR sui rischi biologici derivanti da SarsCOV-19 e similari, per lo sviluppo della quale ci rendiamo disponibili a fornire la nostra assistenza.

CARTA TACHIGRAFICA: SE SPROVVISTI, NIENTE SANZIONI (in attesa di documento ufficiale)

Nei casi in cui la carta tachigrafica fosse scaduta o smarrita, la sua sostituzione oggi non è garantita nei tempi previsti per cui il Ministero dell’Interno ha chiarito che non saranno comminate sanzioni nei casi di guida senza carta a condizione che il conducente:
– abbiano la ricevuta della presentazione dell’istanza di rilascio/rinnovo con data successiva al 23 febbraio;
– registrino manualmente le operazioni di guida/riposo.
Si rammenta che la procedura da osservare per la guida senza carta tachigrafica, è la seguente:
All’inizio della giornata lavorativa:
– Dovrà stampare le indicazioni relative al veicolo che si sta guidando (stampa veicolo), scrivere nella griglia posteriore: nome, cognome, n. carta o patente, data, attività compiute prima della presa in consegna del veicolo;
Al termine della giornata lavorativa:
– Dovrà stampare le indicazioni relative ai gruppi di tempi registrati dal veicolo (stampa dell’attività giornaliera svolta sul veicolo fino al quel momento) in quella medesima giornata e nella griglia posteriore alla stampa inserire manualmente: nome, cognome, nr. carta o patente e firmare.
I tabulati così prodotti devono essere conservati a bordo (28 giorni) e poi in azienda (1 anno).

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: RIPARTIZIONE DELLE RISORSE

Decreto del Ministero del Lavoro del 24 marzo 2020.

Il Ministero del Lavoro ha sbloccato i primi 1,3 miliardi di euro (su un totale di 3,3 per il 2020) per il finanziamento della cassa in deroga (CIGD) ripartendoli tra le Regioni e le Province autonome sulla base della stima effettuata dall’INPS del numero dei lavoratori beneficiari.

Grazie a questa prima ripartizione diventa pertanto operativa la CIGD a cui, come è noto, possono accedere le aziende fino a 5 dipendenti inquadrate previdenzialmente nel terziario, nonché le aziende più grandi che hanno solo la CIGS (tra cui le aziende di logistica con oltre 50 dipendenti).

La cassa in deroga è concessa dalle Regioni e Province autonome che al fine di velo-cizzare le relative procedure stanno definendo Accordi quadro con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali locali. Al riguardo si fa osservare che in base al decreto in esame, qualora la richiesta di cassa in deroga coinvolga unità produttive della mede-sima azienda site in cinque o più Regioni, la CIGD è riconosciuta dal Ministero del Lavoro per conto delle Regioni interessate

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Fonte il Giornale.it

Mes e coronabond, la Germania e l’Olanda fanno muro alle proposte italiane. E l’Eurogruppo rimanda tutto a giovedì

Nulla di fatto. In tutto il mondo ormai si combatte l’emergenza coronavirus, ma l’Unione europea non trova un accordo sugli strumenti da metter in campo per arginare gli effetti della pandemia sull’economia del continente.

Oggi, infatti, i ministri delle Finanze della zona euro si sono riuniti a distanza, ma hanno rinviato la questione al vertice dei leader in programma giovedì (sempre in teleconferenza). “Il nostro obiettivo è di creare nuove linee di difesa per l’euro per evitare che questa crisi economica si trasformi in finanziaria”, ha detto prima della riunione il presidente Mario Centeno assicurando uno sforzo “senza precedenti”.

Ma resta il fatto che l’Europa resta tutt’altro che unita su questo fronte. L’Italia, con l’appoggio di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia, chiede ai partner europei un ricorso al fondo salva Stati senza condizionalità data l’eccezionalità e la gravità della situazione. Le condizioni per ottenere una linea di credito del Mes non possono essere quelle attuali, sostiene il fronte Sud. Ma Olanda e Germania fanno muro e restano contrarie a forme incondizionate di sostegno finanziario. L’impiego del Mes potrebbe sbloccare il ‘bazooka’ della Bce, ovvero la possibilità di acquisti potenzialmente illimitati di obbligazioni sovrane da parte di Francoforte. Ipotesi che Berlino e L’Aia al momento escludono, considerando l’intervento della Bce annunciato la settimana scorsa da Christine Lagarde già sufficiente.

Per Centeno questa soluzione avrebbe “un ampio sostegno” e ha citato le Enhanced credit lines, un programma di assistenza precauzionale di interventi del Mes per i paesi con fondamentali solidi ma problemi di liquidità. “La condizionalità della linea di credito concessa ai paesi sarà concentrata sull’andamento della pandemia”, ha aggiunto. Ma l’accordo su questo è lontano.

E da Berlino è arrivata una bocciatura netta della proposta dei coronabond lanciata da Giuseppe Conte. Il ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier ha definito “un dibattito fantasma” quello sulla possibilità di emissione di titoli garantiti da tutti i paesi europei per fare fronte alla crisi sanitaria ed economica della pandemia. “Abbiamo molti strumenti sul tavolo e i corononabond sono uno di questi”, assicura il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni

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Angeli?
consapevolezza delle missioni che ci sono state assegnate!!!
buon giorno carissimi amici e colleghi, da imprenditore, padre ed umile rappresentante di categoria , in una delle tante giornate tristi della nostra nazione, mi permetto di inviarvi un cordiale saluto ed un abbraccio.
Oggi tutti parlano giustamente di “angeli” che stanno operando per il bene di noi tutti e che mi sento di abbracciare e ringraziare virtualmente con stima ed affetto.
Ebbene, in questo processo di proclamazione delle schiere di angeli, mi sento di dare risalto e spazio, non per classifica, a chi opera con umilta’ e dedizione per far si che si possa permettere di trasportare una speranza e che e’ quella di uscire quanto prima dal tunnel della morte generato dal virus che ho paura anche a chiamarlo per nome.
Tutti abbiamo “finalmente” sentito ringraziare pubblicamente il lavoro e l’importanza degli autotrasportatori che mai come in questi tempi operano in regime di insicurezza per assicurare la speranza di “sopravvivenza”.
ci voleva questo maledetto virus per capire l’importanza del settore?
Noi stiamo continuando a fare il nostro lavoro, quello di sempre!
Il rischio di una “quarantena dei bisonti” e’ decisamente una situazione reale e concreta.
preghiamo per la salute dei nostri collaboratori alla guida perche’ mantengano uno stato di salute sufficiente a poter continuare a trasportare la vita.
Noi siamo gli stessi che abbiamo incrociato sulle strade e forse abbiamo anche maltrattato.
Tutti gli angeli che con commozione ringrazio ed abbraccio virtualmente e che operano in trincea senza contare le ore di servizio e coscienti del rischio di contagio, sono angeli (per fortuna) grazie anche rispetto alla “missione” di noi autotrasportatori.
Noi partiamo, viaggiamo e consegniamo, coscienti del rischio di uscire e con il rischio di non poter tornare ,per molto tempo, a casa ai nostri cari.
Siamo in prima linea come gli altri “angeli” ai quali non facciamo mancare cibo, medicine, attrezzature e presenza con il rischio remoto di contagio perche’ non riusciamo a garantirci le minime dotazioni di sicurezza.
Ogni giorno partiamo con la consapevolezza di rischiare la salute nostra , quella dei nostri familiari e quella delle persone che incontriamo nell’esercizio della nostra “piacevole” missione.
tutti siamo angeli!
Un po’ meno chi si ostina a non rispettare le regole che ci sono state date.
restiamo a casa vi prego!
Non complichiamo il lavoro degli altri; meno tempo stiamo a casa e piu’ lungo e’ il tempo di ripristino di una vita normale.
Questo è il momento del silenzio. avremo tempo per fare le nostre valutazioni e considerazioni, ma ora portiamo rispetto agli angeli (tutti)
Avremo tempo!
Buona salute e buona strada!!!!

roberto galanti

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Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha adottato la direttiva ai prefetti per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”. Possibile scaricare il modulo di autodichiarazione (disponibile in allegato)

Sul sito del Ministero dell’interno è disponibile la direttiva relativa ai controlli nelle aree a contenimento rafforzato. Già per questa mattina si prevede il monitoraggio in tali aree, tra le quali l’intera Lombardia e altre 14 province di Piemonte, Emilia, Veneto, Marche e Piemonte: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini in Emilia Romagna, Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli in Piemonte, Padova, Treviso e Venezia in Veneto.

1) La convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento.

2) Indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”:

a) gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

b) I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

d) Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.

e) Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

f) Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

3) La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

4) La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella indicata dal dpcm 8 marzo 2020 (articolo 650 del codice penale: inosservanza di un provvedimento di un’autorità), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave.
A questo proposito, al fine di fornire al pubblico un’informazione non solo corretta ma quanto più esaustiva possibile, il personale operante provvederà anche a informare gli interessati sulle più gravi conseguenze sul piano penale di un comportamento, anche solo colposo, non conforme alle previsioni del dpcm che possono portare a configurare ipotesi di reato.

Informativa

Nella nostra sede di Ascoli Piceno in accordo con il nostro Ente di Formazione autorizzato organizziamo corsi rinnovo CQC merci e persone anche (soprattutto) con lezioni un sabato al mese.

Questo metodologia di corsi permette a tutti i conducenti delle nostre aziende associate di non gravare il corso su un solo mese, ma di distribuirlo nel tempo.

Le date delle lezioni sono note già al momento dell’Iscrizione

Vi aspettiamo

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Con la cinematografia eravamo arrivati alla “STORIA INFINITA 3” e tutto si pensava meno che alla “storia infinita 4”.

Sotto l’albero, in prossimità del  Natale, avevamo trovato la revoca dei sequestri che avevano già  provocato enormi disagi sulle tratte autostradali,  poi arriva l’Epifania e, anzichè trovare nella calza l’inizio delle operazioni di liberazione dalle code, abbiamo avuto la notizia  del  provvedimento del tribunale del Riesame, di rigetto della decisione di dissequestro del giudice di Avellino.

Le code, nel frattempo, sono aumentate e la delusione, parlo del settore degli autotrasportatori che rappresento,  sono arrivate a livelli preoccupanti.

Per la cronaca, nei mesi precedenti, su  richiesta della PMIA e della CNAFITA, registriamo una encomiabile iniziativa del Prefetto di Ascoli Piceno S.E. Rita Stentella che aveva provveduto a convocare un tavolo tecnico. In quell’occasione si era avuta la sensazione o quantomeno un barlume di risoluzione.

Molto attiva anche  Anna Casini, vice Presidente della Regione Marche, pur coscienti del fatto che la partita è tra Magistratura, Autostrade per l’Italia e Ministero dei Trasporti.

“Noi siamo, ha detto il segretario PMIA Galanti, solo spettatori indegnamente penalizzati”.

Il Sindaco di Silvi, nel frattempo,  che monitorizza giornalmente la situazione sulla SS16, ha registrato nei giorni scorsi,  il passaggio di circa 4000 mezzi pesanti in 24 ore e a tal proposito si è avuta, se le informazioni sono giuste, anche la presa di posizione del Governatore della Regione Abruzzo che ha minacciato di bloccare il passaggio dei camion.

Ieri sera l’amico Remo Croci, molto attivo e presente  quotidianamente sul problema sulle tutte le reti MEDIASET, in diretta su TG4 ha intervistato, in prossimità del Casello A14 di San Benedetto del Tronto, il Sindaco Pasqualino Piunti e Roberto Galanti, Segretario Generale di PMIA autotrasporto. Presente l’improvvisato reporter  Angelo Tassotti.

“Gli autotrasportatori, ha detto il Segretario Roberto Galanti, sono profondamente delusi . Non intendiamo entrare nel merito dei provvedimenti anche se qualche pensiero lo abbiamo anche noi, perché siamo parte lesa e non fautori del disagio. La pazienza, come si dice, ha un limite e nel caso specifico di pazienza  ne abbiamo messa tanta. I nostri autotrasportatori si sentono offesi, tra le tante, proprio nella dignità perché  parliamo di dignità di chi lavora per assicurare una vita decente ai cittadini.  Qualora  non si arrivasse immediatamente  alla soluzione del problema, sentiti i colleghi e nel rispetto delle procedure e norme in vigore, si potrebbe arrivare alla proclamazione del fermo dei servizi. Allo stato non si riesce a “navigare neppure a vista, e si viaggia senza speranza e soluzioni. Un grazie al Governatore della Regione Abruzzo che, qualora arrivasse, come sembra, a bloccare il transito dei mezzi pesanti, ci eviterebbe tutta la serie di formalità. Ognuno poi si assumerà le responsabilità che non sono da addebitare alla categoria ed agli ignari cittadini fruitori del sistema autostradale che ha dei costi sproporzionati ai disservizi.”