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SAUNA FINLANDESE? NO CABINA DEL CAMION!!!
IN CABINA FA CALDO? SPEGNETE I MOTORI O SARETE MULTATI PESANTEMENTE. NON SIAMO SU SCHERZI A PARTE, MA NELLA REALTA’!
Non so se la logica spesso sia logica o solo un mezzo per prevedere, in eccezionalità, della stupidaggini che arrecano danni alla utenza.
Camionisti, a quasi cinquanta gradi in cabina, multati perché fermi in sosta con aria condizio0nata accesa. Vivere la cabina di un camion non è sport e neppure un resort con spa compresa nel prezzo, ma necessità di agevolare la vita del camionista che permette di approvvigionare la collettività di ogni bene.
E’ accaduto ed accade che i mezzi di controllo sulle strade (piazzali di sosta attrezzate sempre meno presenti) multino coloro che, onde evitare di sciogliersi al caldo eccezionale, cercano refrigerio con l’unico mezzo che hanno, aria fresca in cabina.
Sopravvivere in cabina a 50 gradi compromette anche un riposo, per altro obbligato dopo le ore di guida, e soprattutto mina la sicurezza sulle strade per stress.
Mi consta che nell’edilizia, quando la temperatura supera i 35 gradi, ci si mette al riparo tornando a casa.
Sarebbe opportuno, in presenza di una norma non al passo delle eccezionalità, che si considerino dei fattori particolari come il “caldissimo” attuale. Questa è logica non l’applicazione tout court della legge.
A tutto questo si aggiungono anche i tempi per carico o scarico non remunerati, pertanto, con una logica “fai da te” un autista prova a sopravvivere al rischio dello scioglimento del corpo. Allora cari colleghi spegnete il motore, andate in albergo ed attendete, al fresco, che qualcuno vada a scaricarsi i camion.
Un appello: voi che studiate per produrre norme, volete applicare anche il principio del buon senso ogni tanto?
Una certezza: PRIMA TRAS si mette a disposizione per predisporre e depositare gratuitamente i ricorsi alle multe.

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TRA INCERTEZZE, TRANSUMANZE E SOTTILI SPERANZE!!!Accordi di governo non mantenuti, sospensione dal 20 marzo scorso del recupero di accise, mancanza di sostegni statali svaniti seppur garantiti, poi ripresentati con il click day, creano buchi economici che rischiano di mettere in ginocchio la categoria degli autotrasportatori. Ma gli associati di Prima Tras non si arrendono e, dopo aver proclamato e rinviato responsabilmente lo sciopero nazionale, affrontano la crisi di governo cercando soluzioni propositive mediante confronti già iniziati con le “forze politiche” di buona volontà. Occhio perchè Settembre ed ottobre arrivano presto……….Una raccomandazione: capisco che il periodo è più meno simile, ma la “transumanza” fatela fare a chi è capace e deve farla e soprattutto non illudetevi, perchè non alzeremo “bandiera bianca” e se sarà necessario saremo di nuovo in trincea indipendentemente dal colore del Governo al momento!!!

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UNILAVORO PMI. IL PROSSIMO 12 OTTOBRE APPUNTAMENTO CON IL CONGRESSO

NAZIONALE.

A DISTANZA DI UN ANNO L’ASSOCIAZIONE TORNA AL FRENTANI CONGRESS

(ROMA) PER FARE UN PUNTO SUL LAVORO SVOLTO E QUELLO DEI MESI CHE

VERRANNO

12 ottobre 2022: è questa la data fissata da Unilavoro PMI per il Congresso

Nazionale, il secondo appuntamento dopo quello di un anno fa.

Come allora, anche quest’anno sarà il Frentani Centro Congressi di Roma (in via dei

Frentani 4, a pochi passi dalla stazione Termini) ad ospitare l’evento. Nonostante

manchino ancora più di due mesi all’appuntamento, le richieste di partecipazione

hanno già superato le aspettative, cosa che riempie di orgoglio l’associazione e

testimonia la fiducia che quest’ultima è riuscita a conquistarsi tra i propri associati.

Con oltre 140 sedi operative da nord a sud della penisola CHE POSSONO ESSERE VERIFICABILI e innumerevoli aziende

aggregate di vari settori, Unilavoro PMI è oggi una realtà consolidata su tutto il

territorio nazionale capace di supportare lo sviluppo delle piccole e medie imprese

italiane, e assisterle tempestivamente in tutte le esigenze e problematiche della vita

lavorativa quotidiana.

Il 12 ottobre sarà l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta finora

dall’associazione e per discutere, tutti insieme, dei nuovi progetti all’orizzonte.

Durante la giornata sono inoltre previsti vari momenti di discussione sulle tematiche

e le problematiche di attualità, tra cui quelle del trasporto, uno dei settori più

duramente colpiti in questo periodo. A farsi portavoce delle migliaia di aziende del

comparto, che ormai da diverso tempo gridano aiuto, ci sarà Unilavoro PMIA

Autotrasporto, nata dall’unione tra Unilavoro PMI e PMIA – Piccole e Medie Imprese

Autotrasporto (ufficializzata dall’accordo siglato tra le parti). Come l’anno scorso anche in occasione del secondo appuntamento al

Congresso Nazionale è prevista la partecipazione di molti rappresentanti del mondo

della politica con i quali è indispensabile dialogare per arrivare a delle soluzioni

efficaci per risolvere le problematiche che caratterizzano tutt’oggi il mondo del

lavoro.

Oltre a Unilavoro PMIA autotrasporto, saranno presenti anche le altre associazioni che in questi

anni hanno istituito un rapporto di collaborazione con Unilavoro PMI tra cui quelle

del settore nautico, dei lavoratori domestici, la neonata Unilavoro PMI Artigianato

Sardegna e tutte le altre, per un totale di oltre 250 sedi.

I posti disponibili al momento sono circa 500 (le prenotazioni sono già a buon punto), per cui chi è interessato deve opzionare la presenza nel più breve tempo possibile.

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Anticipo la locandina del Congresso Nazionale UNILAVORO pmi, che si terrà il prossimo 12 ottobre a Roma al Centro Congressi Frentani e che, viste le premesse, avrà il tutto esaurito.Fervono quindi i preparativi per l’organizzazione dell’evento e sarà importante partecipare poiché, come di consueto, saranno presenti anche rappresentanti del Governo e della politica nazionale. Noi saremo parte attiva, avendo a disposizione di un ampio spazio, come PMIA autotrasporto UNILAVORO ed anche come PRIMA TRAS, la casa comune dell’autotrasporto. In seguito, i particolari del Congresso e le modalità di prenotazione per la partecipazione.

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A Roma nasce “PRIMA TRAS” , la casa comune delle Associazioni libere, delle Imprese nelle varie forme e delle aggregazioni di imprese. Pmia autotrasporto UNILAVORO è parte attiva.

In una caldissima giornata a Roma…. la prima di “PRIMA TRAS”, la casa comune dell’autotrasporto .In molti chiedono di cosa si tratta. La risposta è più semplice di quanto si possa immaginare. “PRIMA TRAS” nasce come progetto per mettere insieme associazioni nazionali e territoriali non “codificate”, cioè le meno note, ma non per questo meno importanti e presenti sui territori, raggruppamenti di imprese e singole imprese del settore dell’autotrasporto per arrivare a vagliare serenamente tutti insieme alcune proposte utili a tamponare le nostre problematiche e renderci utili in qualche modo. In questi ultimi tempi abbiamo assistito ad azioni non coordinate sul territorio nazionale (vedi Puglia, Sicilia, Sardegna) fermo restando le motivazioni che riguardano l’attuale difficile vita del settore. Da soli non si va da nessuna parte! E’ necessario fare squadra con chiunque purchè il fine sia propositivo. Chiaro il concetto? Il mio pensiero. “PRIMA” non nasce in contrapposizione a qualcuno, ma si rende disponibile a discutere con gli “altri” di buona volontà se ne esistono e disponibili all’ascolto, alcune proposte che vertono a contribuire a restituire dignità al trasporto su gomma che mi pare in questi ultimi tempi sia stata ignorata e calpestata. Cercheremo anche di capire se il Governo crede davvero nel settore (ci credo poco per la verità) e si parlerà anche della crisi di “vocazioni” nel settore, ma soprattutto come e cosa fare per creare una nuova generazione di autisti. Non sarà facile ovviamente, ma, non avendo velleità di strana natura, tentar non nuoce. NOI CI SIAMO E VOI?

Ci scusiamo per il periodo di assenza, ma abbiamo subito qualche tentativo di manipolazione. Ora è tornato tutto normale.

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La proroga del taglio delle accise (25 cent./litro) aumenta le difficoltà delle imprese di autotrasporto mentre i benefici sono diffusamente impercettibili

L’eventuale prolungamento del taglio delle accise per un valore di 25 cent./litro oltre a generare un incredibile sforzo finanziario da parte dello Stato, non produrrà, come evidenziato nel periodo di prima applicazione, benefici percepibili e comunque proporzionati allo sforzo economico compiuto.

Infatti le imprese di autotrasporto possono provare come le compagnie petrolifere, nell’ambito della distribuzione in extra-rete, e cioè con le forniture dirette ai serbatoi interni di ciascuna impresa, che la speculazione fra costo industriale e commerciale brucia giornalmente i centesimi assegnati alla riduzione delle accise. Contemporaneamente, alle medesime imprese di autotrasporto (aventi veicoli industriali motorizzati euro 5 e 6), nel periodo di vigenza della riduzione orizzontale delle accise, è stato impedito di chiedere il rimborso ordinario trimestrale delle accise (come da disposizioni del 2003) pari a 21,4 centesimi/litro.

La conseguenza di quanto sopra è che una ulteriore proroga del taglio orizzontale delle accise per 25 centesimi/litro rappresenterà per le imprese di autotrasporto, che dispongono di veicoli più ecologici, una ulteriore e pericolosa depressione finanziaria alla quale non potranno porre rimedio, a meno che non si proceda analogamente alle disposizioni francesi le quali hanno previsto che nonostante il taglio orizzontale delle accise le imprese di autotrasporto continuano comunque a beneficiare del periodico rimborso.

In conclusione, mentre per il primo periodo la categoria può contare su una assegnazione di risorse pari a 500 milioni di euro il cui ritardo nella distribuzione alle imprese sta generando problemi e incertezze, un eventuale proroga della misura, senza un correttivo che consenta alle imprese di autotrasporto di merci di mantenere il beneficio del recupero trimestrale, non potrà essere accettata dalla categoria perché non sarà oggettivamente sostenibile”

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Il confronto tra ministero e autotrasporto muove passi in avanti. L’incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria con la viceministra Teresa Bellanova è stato definito finalmente come utilizzare i 500 milioni “versati” all’interno dell’apposito fondo stanziato per il settore. La prima cosa importante è che i destinatari di questi fondi saranno soltanto le aziende che operano con veicoli sopra le 7,5 ton e di classe ambientale euro V ed euro VI. In pratica quelle che già prima avevano diritto al “congelato” rimborso della accise.

Ma oltre che i destinatari è noto anche il quantitativo da distribuire e il calcolo su cui si baserà. In pratica, seppure la misura serve dare un ristoro dell’aumento di tutti i costi di gestione, prenderà la forma di un credito di imposta pari a circa il 25% che userà come base di calcolo gli acquisti di gasolio (vale a dire i litri) effettuati nel primo trimestre del 2022. Alla fine, a conti fatti, dovrebbe venir fuori un beneficio che potrebbe sfiorare i 30 centesimi a litro o comunque qualcosa di più dei 25 concessi a tutti. E ovviamente la somma non sarà considerata come reddito su cui versare poi le imposte.

Tutto quanto descritto è contenuto in una norma, messa a punto e quindi condivisa con il ministero dell’Economia, che entrerà nel consiglio dei ministri del 2 maggio e, una volta approvata in tale sede, dovrebbe diventare direttamente operativa. 

Ma non c’è solo il gasolio. Rispetto alle altre misure siamo in grado soltanto di effettuare una panoramica rapida, salvo tornare in seguito nel dettaglio:

  • incentivi agli investimenti: le istruttorie relative agli anni 2019 e 2020 ) sono state finalmente chiuse e quindi ora si passerà ai bonifici alle aziende, che partiranno già nel corso del mese di maggio;
  • LNG e AdBlue: il provvedimento che dovrebbe individuare la modalità più efficace per concedere il credito di imposta è stato abbozzato e dovrebbe vedere la luce quanto prima;
  • Marebonus: sono in arrivo i pagamenti già nelle prossime settimane;
  • Pedaggi autostradali: il 4 maggio il Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori, approverà la delibera su questo tema, in modo tale che i 180 milioni per compensare i pedaggi delle aziende di autotrasporto potranno essere distribuiti a settembre;
  • Pacchetto Mobilità: le riforme sono state messe nelle mani del dirigente del MIMS, Vito Di Santo, responsabile della DG Sicurezza stradale e autotrasporto. Sarà lui quindi a incontrare le diverse associazioni di categoria per condividere la circolare applicativa del DD n.145/2022, ma soprattutto per cercare di soddisfare le diverse proposte avanzate da ognuna.

fonte uominietrasporti

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Stiamo raccogliendo un po’ di dati tra le aziende di trasporto per verificare se la committenza sta applicando gli aumenti, previsti tra l’altro dai contratti in forma scritta, alle aziende oppure no.

Da una prima analisi più del 50% dei committenti sembra essere sordo, o fa finta di non capire, o in parecchi casi, ci dice che non può fare nessun variazione sul prezzo del trasporto perchè altrimenti rischia di non stare più sul mercato con i prezzi di vendita.

Ma… siamo un’azienda fatta di imprenditori, oppure le nostre aziende fanno beneficenza?

L’indagine ci seve e verificare in prima analisi se e in che percentuale ci sono state delle risposte positive.

Il risultato di questa indagine ci permetterà di intervenire, anche presso il Ministero, e tutelare le aziende di trasporto che ad oggi stanno in forte difficoltà, così come stiamo chiedendo la certezza dei tempi di pagamento.

In allegato un semplice questionario da reinviarci via mail