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Dal 1° maggio 2017 i veicoli che viaggiano in Austria lungo la A12 tra Kufstein e Zirl, dovranno dimostrare a quale classe di inquinamento ambientale appartengono.  A tal fine, le autorità austriache hanno predisposto un bollino ecologico che esonera i veicoli Euro 6 dal divieto settoriale e, almeno fino al 30 aprile 2017, anche gli euro 5.

All’interno delle “aree IG-L-ban” delle classi Euro3, 4, 5 e 6 dal 1° maggio tutti i veicoli dovranno avere il bollino posto sulla parte destra del parabrezza, di colore variabile a seconda della classe Euro del veicolo:

 – Bollino giallo Euro 3

 – Bollino verde Euro 4

 – Bollino azzurro Euro 5

 – Bollino viola Euro 6

Chi circola senza bollino sarà soggetto ad una sanzione dell’importo fino a circa 2.200 euro.

Sarà possibile acquistare il contrassegno in Austria direttamente presso enti autorizzati e per la classificazione dei veicoli è necessario presentare documenti quali carta di circolazione, certificato di omologazione, annex CEMT.

Sempre sulla A12 tra Kufstein e Zirl è in vigore anche un divieto notturno di circolazione per i mezzi pesanti oltre le 7,5 t con le seguenti modalità:

– dal 1° maggio al 31 ottobre: dalle ore 22,00 alle ore 05,00;

– dal 1° novembre al 30 aprile: dalle ore 20,00 alle ore 5,00;

– le domeniche e i giorni festivi – durante l’intero anno – dalle ore 23,00 alle ore 5,00.

Hanno l’obbligo del bollino ecologico anche i veicoli Euro 6 esentati dal divieto notturno, sempre dal 1° maggio 2017.

News

L’Austria sospende Schengen e annuncia l’introduzione e il rafforzamento dei controlli a decine di valichi con Italia, Slovenia e Ungheria. L’obiettivo è quello di «frenare» l’ingresso dei migranti che richiedono asilo. Il ministro dell’Interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner, ha specificato che «si tratterà di diverse misure strutturali» che potranno includere barriere simili a quella già disposte al valico di Spielfeld. In particolare per l’Italia, i controlli saranno intensificati ai valichi altoatesini di Passo Brennero, Prato alla Drava e Passo Resia, ma anche a quello friulano di Tarvisio.

Come successo in passato l’Austria decide, a prescindere dal trattato di Schengen, di riutilizzare le famose frontiere, creando un danno notevole al nostro paese, in modo particolare sui nostri autotrasportatori già penalizzati fortemente dal “dumping sociale”.

L’unica risposta provocatoria, ma tanto non accadrà mai, sarebbe quella di fare altrettanto noi con i controlli ai valichi con la Slovenia, con l’Austria e Francia.

Pare che questa Europa sia unita sull’ Economia, sugli “sforamenti” sulle banche ma fortemente disunita sulle altre questioni come l’immigrazione, le “non prese decisioni” porterà nel breve a rafforzare le due Europe, quella ricca del Nord e quella povera del Sud.