Home Posts tagged deduzioni forfettarie
News

E’ di ieri la nota del MEF che stabilisce gli importi per le deduzioni forfettarie, la notizia non è delle migliori, siamo partiti da un importo di 51€ dell’anno passato alle preventivate 47€ di quest’anno per poi vedersi riconoscere 38€.

In allegato la nota n. 112 del Ministero delle Finanze che riporta gli importi ivi comprese le deduzioni per  le operazioni effettuate all’interno del comune.

Le associazioni dell’autotrasporto sono “molto agitate” in questo momento e il rischio dello sciopero è molto alto, si stanno organizzando incontri per cercare di sciogliere il nodo, un fermo in questo momento non fa bene né al governo né all’autotrasporto.

Download “comunicato-0112-deduzioni-forfettarie.pdf”

comunicato-0112-deduzioni-forfettarie.pdf – Scaricato 105 volte – 156,29 KB

News

L’Agenzia delle Entrate, insieme con il Ministero dei Trasporti e tutti gli altri Ministeri collegati sanno fare bene i conti, infatti se ad oggi non è pervenuta la circolare dell’Agenzia delle Entrate per la deduzione delle spese forfettarie che, come confermato dal precedente Ministro Del Rio sarebbero rimaste invariate,  ossia 51 euro per ogni trasporto effettuato oltre l’ambito comunale e 17,85 euro per quelli effettuati all’interno del territorio comunale, la perdita per le circa 58.000 aziende interessate, si aggirerebbe su qualche decina di milioni di Euro.

Conti (e non Conte), presto fatti, 70 milioni di Euro stanziati dal precedente governo per la deduzione delle spese forfettarie, qualche decina di milioni di Euro che rientrerebbero nelle casse dello stato per interessi su ritardato pagamento, visto che la scadenza era il 30 Giugno e…

Insomma il vecchio detto “do ut des” che tradotto letteralmente dal latino significherebbe “do [a te] perché tu dia [a me]”, in questo caso andrebbe ribaltata in “dai (a me) perché io dia (a te)” , infatti gli interessi sono già calcolati.

Agenzia delle Entrate e Governo sono una cosa sola, quindi in comune accordo prendono tempo, Ministro Toninelli, ci metta mano, gli italiani hanno voluto un cambiamento, ma… in questo caso tutto è rimasto come prima.

IL settore del trasporto è in subbuglio e uno sciopero é giustificato,  non solo per le spese non documentate, anche per altre questioni, questo non fa bene al Governo, ma potrebbe far molto bene al trasporto, vedi famosi costi minimi della sicurezza!!!

 

News

Quello delle spese non documentate è uno dei nodi principali nella trattativa tra ministero dei Trasporti e autotrasporto concentrata sulla ripartizione dei fondi destinati al settore. Il rimborso forfettario di queste spese, particolarmente gradito alle imprese artigiane, sarebbe sul punto di essere sbloccato. Il problema anche quest’anno, come già quello scorso, riguarda la definizione delle risorse e il rischio che quanto venga stanziato si riveli poi all’atto pratico insufficiente.  Nel 2015 i 60 milioni stanziati dovettero essere integrati con altri 35, di cui 10 sottratti ai rimborsi e altri 25 stornati da fondi destinati agli investimenti.

Nel 2016 l’ipotesi su cui sta lavorando il sottosegretario ai Trasporti con delega all’autotrasporto, Simona Vicari, è quella di passare dai 60 ai 70 milioni, incrementando così lo stanziamento di 10 milioni. In questo caso a vedersi ridotte le partite sarebbero la voce relativa agli «investimenti» (5 milioni) e quella del rimborso del contributo per il Servizio Sanitario Nazionale (5 milioni). Dal ministero fanno sapere che l’ipotesi sarebbe accettata da tutte le organizzazioni e che quindi l’ultimo scoglio sarebbe quello di verificare con l’altro ministero interessato, quello dell’Economia che elabora le statistiche relative all’amministrazione finanziaria, il tiraggio reale della misura e constatare se effettivamente i 70 milioni siano sufficienti.

Ricordiamo che quest’anno, per la prima volta, le deduzioni saranno articolate in due sole fasce. Sparisce la distinzione tra trasporti regionali ed extra-regionali (che vengono raggruppati in un’unica fascia), mentre rimane quella che riguarda i trasporti svolti all’interno del Comune dove ha residenza l’autotrasportatore.

Nella legge di Stabilità non era stato previsto il valore delle due fasce, ma si precisa che i trasporti svolti all’interno del Comune consentiranno al trasportatore un beneficio pari al 35% di quello riconosciuto ai colleghi che esercitano l’autotrasporto sulle medie e lunghe percorrenze.

A convincere anche le associazioni delle imprese strutturate (Anita in primis) ad accettare questa soluzione sarebbe stata la promessa di accelerare le procedure per la definizione del decreto con cui rendere operativa la decontribuzione dell’80% degli autisti attivi nel trasporto internazionale per almeno 100 giorni all’anno. Misura sperimentale, prevista per tre anni, per la quale sono stati stanziati 65,5 milioni di euro.

fonte uominietrasporti