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In arrivo  un’ulteriore pericolosa tegola per un settore, quello dell’autotrasporto, già fortemente provato dallo stress e dai rischi di contagio. L’autotrasporto movimenta circa 125 miliardi di TKM (tonnellate per chilometro), e quindi pesa circa l’80 per cento di tutte le merci trasportate su strada. In questi giorni, forse per chi non conosce il settore, ci si è resi conto dell’importanza vitale nella società e nell’economia del paese Italia.

Un “nodo” pesante,  quello ormai storico relativo ai tempi di pagamento ed alla certezza del pagamento che non dovrebbe superare i  60 giorni (gia tanti, secondo me da imprenditore) dalla effettuazione del servizio, oggi, si somma alla incertezza quasi completa della riscossione; eppure ogni giorno un camion carica, viaggia, consegna, rientra e paga tutto (quando va bene) sapendo che il giorno successivo deve ripetere tutto con la stessa incertezza.

Questo ovviamente ha un costo spesso da saldare nell’immediato e quindi nessuno si può permettere di anticipare per altri (committenti), ai quali abbiamo sempre fatto da banca (molti pagamenti avvengono a 90/120 giorni) e deposito.

Passando all’attuale, per 60/90 giorni precedenti, relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo (per le aziende di trasporto più fortunate) l’autotrasportatore è riuscito miracolosamente, a fronte del mancato incasso,  ad  anticipare i costi del personale, del gasolio, dell’autostrada e delle dotazioni di sicurezza, con la speranza di portare in azienda quella liquidità essenziale per continuare a garantire la sopravvivenza propria  della collettività .

Molte sono le chiamate che abbiamo ricevuto come Associazione di Categoria da parte dei nostri associati che a loro volta sono stati chiamati (gentilmente) dai propri committenti riferendo che non sarà possibile ritirare la RIBA, effettuare il Bonifico, accollando al solo “coronavirus” la colpa del mancato incasso.

Ancora una notizia che apprendo dai social (rischio)….. pare stiano arrivando le lettere recapitate ai fornitori da diversi committenti che preannunciano lo slittamento dei pagamenti anche di 12 mesi.

 Siamo alla follia totale.

Il rischio?

Se nulla cambia, si corre il rischio di forme autogestite di protesta per necessità manifesta che potrebbero arrivare,per adesione a catena, ad un fermo generale dell’autotrasporto anche per i settori sensibili (alimentare, carburanti, medicine, attrezzature). Persistendo tale situazione il fermo dei servizi non avverrà  per proclamazione, ma di fatto e questo sicuramente sarà molto difficile da gestire.

Ovviamente la speranza è che ciò non avvenga almeno per ora, ma alla ripresa bisognerà rivedere tante questioni rimaste inevase sui tavoli delle trattative da decenni. Una di queste, sicuramente seconda alle attuali necessità, è sicuramente quella della verifica della effettiva  rappresentatività del settore.

Ora sorge un dilemma, quante e quali  aziende di trasporto riusciranno a sopravvivere e  superare questo momento?

Una risposta? Beh considerato il momento critico, ma soprattutto il settore viene già da tanti anni, se non decenni, da situazione di mancanza di  notevole liquidità evidente, rischiamo di non trovare più aziende di trasporto capaci di poter movimentare le merci sul territorio nazionale ed internazionale.

Credo opportuno che si debba intervenire in qualche modo per evitare un tracollo non solo del settore, ma dell’intera economia nazionale.

E’ bene portare a conoscenza quelle che sono le problematiche del settore che abbiamo voluto riassumere e condividere, (d’accordo con quanto elencato da Maurizio Longo) nei punti (l’elenco è molto più corposo ovviamente) e naturalmente riferite a questo particolare periodo critico

  1. Le imprese di autotrasporto non riescono a fornirsi di mascherine e dei dispositivi di sicurezza per i propri dipendenti (sul mercato sono inesistenti);
  2. Le aree di servizio, lungo le principali infrastrutture viarie, quando sono aperte, non eseguono attività di ristorazione;
  3. Moltissime aree di servizio, essendo chiuse, non consentono ai conducenti di accedere ai necessari servizi igienici;
  4. Sulle tratte marittime, anche in quelle in cui la navigazione dura 20 ore, la ristorazione è chiusa per cui niente pasti, caffè e acqua;
  5. Sindaci di comuni, soprattutto in Sicilia, che hanno ordinato la chiusura totale delle strade per cui non fanno passare neanche i mezzi che devono scaricare merce alimentare o varia;
  6. Le banche non applicano, o si rifiutano di applicare, la disposizione afferente la sospensione dei leasing in presenza, sul conto corrente dell’impresa, delle risorse economiche a copertura del canone;
  7. In caso di prorogabilità del leasing non è stato chiarito dal Mit il caso dell’aggiornamento della carta di circolazione;
  8. Non risultano notificate alla Commissione UE le proroghe inerenti i documenti personali dell’autista (patente, Cqc, carta tachigrafica, Cfp, Adr ecc..) e dei veicoli (revisioni);
  9. I trasporti eccezionali, le cui autorizzazioni godono della proroga di validità, sono impediti ad operare perché è necessaria la conferma del Mit senza la quale Polizia Stradale, Aiscat e ANAS non ritengono sia applicabile la disposizione.
  10. certezza dei pagamenti per i servizi nei tempi previsti e non “a piacere” da parte dei committenti.

Quando usciremo fuori da questo tunnel maledetto della infezione, il COVID-19, non ha fatto altro che evidenziare tutte le problematiche che erano già presenti nel settore del trasporto e non solo.

Il rischio è quello che una impresa su due rischia il fallimento.

Trasportare implica necessariamente organizzare il lavoro, quindi caro Ministro, le nostre imprese non sanno, in questo momento, quali saranno e se ci saranno, i permessi di circolazione nel periodo di Pasqua sul territorio nazionale.

Il Ministero competente trovi il tempo, sperando che ce ne sia, per intervenire ora, oppure si rischia di  assistere ad un “2020…..odissea nell’autotrasporto”.

CARISSIMI AMICI E COLLEGHI FACCIAMO GIRARE LE NOTIZIE, CONDIVIDIAMOLE, PERCHE’ MOLTI NON CONOSCONO I GRANDI E GRAVI PROBLEMI DELLA NOSTRA CATEGORIA!

CONNAZIONALI VOGLIATECI BENE, NOI VE NE VOGLIAMO!!!