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Guardando attentamente lo “spacchettamento” dei fondi per l’autotrasporto e le riflessioni di alcuni rappresentanti di categoria, mi viene da esprime il giudizio mio personale e quello delle imprese di autotrasporto che PMIA rappresenta nel territorio nazionale. Il giudizio va nella direzione del plauso al Ministro Toninelli e del suo staff tecnico.

Analizziamo alcune voci sulla “spartizione” delle somme messe a disposizione dallo Stato aggiungendo anche qualche modesto consiglio.

Sulla questione della riduzione compensata dei pedaggi autostradali  (140 mln di euro) sarebbe ora che venga applicata direttamente alle imprese al momento del pagamento del pedaggio; in questo modo si evitano  le intermediazioni che sono le sole a fare “cassa” e  si riuscirebbe a riconoscere all’impresa una percentuale di sconto  decisamente maggiore rispetto all’attuale netto che gli viene in tasca.

In merito alle  “coliche addominali”  di qualcuno, in riferimento al dimezzamento delle provvidenze per la formazione (dai 10 mln si è passati agli attuali 5 mln e che alla fine con qualche inversione di marcia potrebbero tornare ai 10 mln), riteniamo che vadano  selezionate  accuratamente le strutture formative che non devono essere necessariamente ad esclusivo  appannaggio dei cosiddetti eletti  per grazia ricevuta (attualmente sono solo riferiti alle associazioni  presenti all’albo), ma proprio relativamente a questo, riteniamo vada fatta una concreta ricognizione sulla effettiva rappresentatività in campo nazionale e chissà che non vengano in emersione alcune strutture che di rappresentatività effettiva non hanno neppure l’ombra.

A proposito dell’argomento vorrei citare un passaggio di Paolo Uggè che non si esprime sulla posizione sulla rappresentatività (ovvio), ma in merito ad altro : …. Anche tra alcune rappresentanze sembrano prevalere gli interessi  mirati, anziché di carattere generale. E nel far questo si dimentica che la formazione è giusto sia finanziata, ma attraverso procedimenti adeguati che impediscano, con bandi selettivi,  le “furbate”. Bravo Uggè, condividiamo!!!

Martino Adesso Presidente nazionale PMIA

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Sono state individuate le modalità per lo svolgimento delle attività formative per l’autotrasporto per l’anno 2015. Il decreto siglato dal Ministro dei Trasporti, è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Le azioni di formazione professionale sono a favore delle imprese di autotrasporto di merci in conto di terzi iscritte al REN (titolari, soci, amministratori, dipendenti a cui si applica il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione) e realizzate attraverso piani formativi aziendali, interaziendali, territoriali o strutturati per filiere (sono esclusi dagli incentivi i corsi di formazione finalizzati per l’accesso alla professione di autotrasportatore e all’acquisizione o rinnovo di titoli richiesti obbligatoriamente per l’esercizio dell’attività di autotrasporto).

Il contributo massimo è di 150.000 euro per impresa nel limite delle risorse stanziate pari a 10 mln di euro. L’attività formativa potrà essere avviata a far data dal 1° dicembre 2015 e va terminata entro e non oltre il 31 maggio 2016; sono ammessi al finanziamento i costi di preparazione ed elaborazione del piano formativo anche se antecedenti al 1° dicembre 2015, purchè siano successivi alla pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale; entro e non oltre il 10 giugno 2016 dovrà essere inviata la rendicontazione dei costi sostenuti.

Le domande, per accedere ai contributi, potranno essere presentate a partire dal prossimo 28 settembre ed entro il 30 ottobre 2015; a differenza degli scorsi anni, le domande devono essere presentate via telematica, sottoscritte con firma digitale del legale rappresentante, seguendo le istruzioni che saranno rese note, dal prossimo 14 settembre, sul sito del Ministero dei Trasporti nella sezione Autotrasporto – Contributi ed Incentivi. 
L’impresa richiedente deve indicare, nella domanda, a pena di inammissibilità, tutta una serie di dati (art. 2, comma 5) tra cui il soggetto attuatore delle azioni formative, che com’è noto deve essere un ente di diretta emanazione di associazioni nazionali di categoria presenti in seno al Comitato Centrale dell’Albo.

In allegato trasmettiamo sia il DM  che il modulo di richiesta (non impegnativo) per la tua azienda e verificare insieme un percorso formativo.

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