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Circolari

Dal 1° Gennaio 2018 lungo la strada che collega la  frontiera francese con la regione basca e quindi la Spagna (frontiera d’Hendaye- Irún), sarà introdotto un nuovo pedaggio a tutti i veicoli sopra le 3,5 tonnellate. Una decisione, approvata dal governo regionale di Guipúzcoa – San Sébastian, che non è molto piaciuta agli autotrasportatori spagnoli. Le associazioni locali hanno proclamato uno sciopero dalla mezzanotte del  2 gennaio 2018 e fine alla stessa ora del 5 gennaio. Ovviamente, se il fermo non dovesse rientrare, le ripercussioni sia in entrata che in uscita dalla Spagna potrebbero subire pesanti ripercussioni e rallentamenti. Proprio per questo chi sta programmando trasferte lungo quella direttrice è opportuno che ne tenga conto.

Fonte uominietrasporti.it

News

La Commissione Europea ha avviato una serie di azioni legali contro Danimarca, Finlandia, Francia e Germania per inosservanza di obblighi e per violazione di norme comunitarie in materia di trasporto.
Bruxelles ha deciso di presentare un ricorso contro la Germania alla Corte di Giustizia dell’UE a seguito della condotta adottata dalle autorità tedesche nel corso della 25a sessione del comitato di revisione dell’Intergovernmental Organisation for International Carriage by Rail (OTIF) tenutasi a Berna il 25 e 26 giugno 2014.

La Commissione Europea ha denunciato che in tale occasione la Germania ha votato contro due emendamenti proposti alla Convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF) in contrasto con la posizione che avrebbe dovuto essere adottata dell’Unione Europea in tale occasione come stabilito dalla decisione del Consiglio dell’UE con delibera del 24 giugno 2014. Inoltre la Germania – ha precisato Bruxelles – ha apertamente preso le distanze dal voto espresso in conformità a tale decisione del Consiglio e ha apertamente messo in discussione l’esercizio del diritto di voto da parte dell’UE.

Secondo la Commissione, con l’adozione di tale comportamento la Germania è venuta meno ai suoi obblighi come stabiliti dalla decisione del Consiglio, che stabilisce il principio di leale collaborazione, ed ha inoltre indebolito la posizione dell’Unione Europea nelle discussioni con i suoi partner internazionali.
La Commissione Europea ha annunciato anche azioni legali contro la Francia e la Germania a causa delle conseguenze sul settore dell’autotrasporto dell’applicazione delle loro rispettive legislazioni sul salario minimo, determinando – secondo Bruxelles – limitazioni alla libera prestazione di servizi e alla libera circolazione delle merci. In particolare, la Commissione ritiene che l’applicazione di tali norme ad attività di trasporto internazionale che toccano solo marginalmente il territorio dei due Stati membri dell’UE non possa essere giustificata in quanto crea vincoli amministrativi sproporzionati.

La Commissione ritiene inoltre che possano essere assunte altre misure per salvaguardare i lavoratori ed evitare una distorsione della concorrenza che non avrebbero un impatto negativo sulla libera circolazione di servizi e merci.
Infine la Commissione ha deferito Danimarca e Finlandia alla Corte di Giustizia dell’UE per l’inadeguata applicazione delle norme sul cabotaggio, in particolare del regolamento 1072/2009 per l’accesso al mercato internazionale del trasporto di merci su strada.

fonte trasportonline

News

Da questa notte 16 maggio 2016 fino a data da destinarsi molte strade francesi saranno bloccate per lo sciopero degli autisti, a causa di una forte riduzione della percentuale da riconoscere sugli straordinari.

Il blocco avverrà nelle strade principali delle città di Marsiglia, Bordeaux, Nantes e Caen e nei porti di Le Havre, di Nantes-Saint-Nazaire e la raffineria Total Donges (Loire-Atlantique) dalle 5 di martedì mattina. Nessuna interruzione è prevista per Ile-de-France. Agitazioni sono previste per tutta la settimana anche in altri settori del trasporto (personale aeroportuale, ferroviario e portuale). 

News

Un’arma in più per vessare gli utenti della strada e onestamente non se ne sentiva proprio il bisogno. In Francia hanno pensato a un nuovo utilizzo dei droni, i velivoli senza piloti che da alcuni anni trovano applicazione dal mondo militare a quello dei corrieri espressi. Ora i droni dotati di telecamere saranno in grado anche di spiare il comportamento di automobilisti, motociclisti e camionisti e, in caso di infrazioni, di comminare delle multe.

Così a Parigi e dintorni si vuole combattere contro gli eccessi di velocità che nel 2014 hanno portato a un aumento dei morti sulle strade (+3,5 per cento con 3.384 vittime nel 2014 e un picco del +19,2 per cento nello scorso mese di luglio). Tra i provvedimenti presi dal Comité Interministériel de la Sécurité Routière (Cisr) vi è anche l’adozione dei droni che – lanciati sulle zone da sorvegliare sfruttando speciali furgonette della Gendarmeria – potranno controllare silenziosamente e non visti il traffico e “immortalare” con la telecamera di bordo gli eccessi di velocità. Il Cisr ha anche deciso di aumentare le postazioni fisse dalle attuali 4.200 unità a 4.700 previste entro tre anni.  Aumenterà in Francia anche il numero delle postazioni mobili dei radar (diventeranno 250 entro il 2016) e di quelli, denominati Coyote, installati a bordo delle auto “civetta”. Infine un povvedimento davvero “preoccupante” per gli automobilisti: ai 4.700 radar che saranno sulle strade entro il 2018, si aggiungerà un imprecisato numero (Auto Plus parla di una cifra vicina a 10.000) di false apparecchiature, costituite solo dall’involucro e dalla relativa segnaletica. Questi fake, che hanno dimostrato in passato di funzionare egregiamente come deterrente, serviranno a ridurre la velocità sulle strade anche perché il Cisr ha comunicato che all’interno di queste “conchiglie vuote” le apparecchiature verranno spostate e montate alternativamente.

fonte stradafacendo