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Con la stagione delle gite in pieno svolgimento, è indispensabile non perdere di vista la sicurezza. Ecco un breve vademecum, rivolto a scuole, genitori e aziende di trasporto per garantire il più possibile l’incolumità degli studenti e la serenità delle famiglie:

Veicolo

1. Prestare attenzione all’eventuale usura degli pneumatici, all’efficienza dei dispositivi di illuminazione e dei retrovisori

2. Verificare che sul tetto siano presenti 1 o 2 botole, che possono servire come uscite di emergenza

3. Accertare la presenza a bordo di almeno un estintore e della cassetta di pronto soccorso

4. Controllare la presenza del comando di apertura di emergenza delle porte, di facile accesso e con istruzioni chiare per l’eventuale attivazione

5. Verificare la presenza di finestrini di emergenza dotati di apposito attrezzo (martelletto)

Conducente

6. Non può utilizzare il telefono durante la marcia, se non con vivavoce o con auricolare

7. Non può assumere sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità

8. Deve rispettare i tempi di guida e di riposo

9. Deve avere una patente in corso di validità, di categoria idonea, e la CQC: Carta di Qualificazione del Conducente

Passeggero

10. Deve rimanere seduto e fare uso delle cinture di sicurezza se presenti sull’autobus; deve mantenere un comportamento adeguato alla circostanza, non disturbando la concentrazione del conducente ed evitando azioni che possano mettere a rischio la sicurezza; deve rispettare la programmazione del viaggio

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Noi lo avevamo detto 3 anni fa con una lettera aperta agli uffici scolastici provinciali così come lo avevamo detto anche alle diocesi. Riportiamo un dato importante nel mese di marzo gli agenti della sezione Polizia stradale di Viterbo sono stati quotidianamente impegnati in controlli mirati degli autobus Gt che vengono utilizzati dai vari istituti e scuole provinciali per effettuare le visite d’istruzione, a seguito del protocollo di collaborazione sottoscritto nel corso del 2015, rinnovato anche quest’anno, dal dipartimento della Polstrada – servizio polizia stradale e il Miur. Sono stati 39 i pullman controllati dalla Polstrada a marzo, più di uno al giorno, per un totale di circa 2.200 studenti in viaggio e più di 100 docenti come accompagnatori.

Tali verifiche hanno accertato, nel periodo in questione, ben 10 violazioni a carico degli autisti e delle ditte da cui dipendono: in un paio di casi gli agenti intervenuti hanno riscontrato gomme lisce e, pertanto, la partenza della gita è stata rinviata finché non è arrivato un nuovo mezzo in perfetta regola. Altre situazioni, invece, hanno visto carenze nei sistemi di sicurezza, come gli estintori non revisionati o i martelletti per infrangere il vetro non presenti in numero sufficiente. O ancora, il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo da parte del conducente, con l’obbligo di farsi sostituire da altro autista qualificato, facendo, così, ritardare la partenza del viaggio d’istruzione. In altre situazioni, poi, si è constatata la scadenza della CQC, carta di qualificazione del conducente e della revisione del mezzo.

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Ci risiamo inizia il tempo delle gite scolastiche e come denunciammo già nel 2014 inviando una lettera aperta alle scuole, alle parrocchie, ai responsabili delle associazioni, per scegliere le aziende serie, le aziende che non fanno una lotta al ribasso sui prezzi sia sui viaggi Nazionali che Internazionali, le aziende che sono in regola.

Il sito dell’ASAPS, un anno dopo affrontò di nuovo il problema e dopo 3 anni dal nostro primo intervento, nei giorni scorsi il prefetto di Verona ha incontrato i rappresentati delle Forze dell’ordine e dell’ufficio scolastico provinciale per mettere a punto un piano di interventi per contrastare la circolazione di sostanze stupefacenti nelle scuole e promuovere la sicurezza nelle gite scolastiche.

In particolare, su questo secondo punto, il prefetto ha confermato i tanti controlli fatti dalla Polizia municipale di Verona, ma l’intenzione è quella di allargare i controlli a tutta la provincia attraverso una task force guidata dalla Polizia Stradale.

Inviterei tutti i prefetti d’Italia ad “imitare” il prefetto di Verona, su quegli autobus, ci sono i nostri figli, i nostri amici, i nostri familiari.