Subito dopo la devastante esplosione di Bologna le Autorità ritengono che finora non si sia fatto abbastanza per la sicurezza dei carichi ADR. Fatto sta che negli ultimi giorni i controlli sui veicoli che trasportano merci pericolose sono notevolmente aumentati e divenuti sempre più stringenti.
Un primo caso ieri pomeriggio a Rimini, dove la Polizia Stradale di Novafeltria ha fermato sulla SP 136 un camion cisterna che trasportava gasolio. Dai controlli sul veicolo, partito da Ravenna e diretto appunto alla località della Riviera, gli agenti hanno scoperto che uno dei cinque comparti della cisterna era stato riempito oltre il limite di legge. Male per il conducente che, oltre a una multa tra i 406 e gli 816 euro, ha subito pure il ritiro della patente e della carta di circolazione del mezzo, con la sospensione per due mesi. Identica sanzione pecuniaria per il proprietario del camion e per il committente del trasporto.
Secondo episodio sempre nel Riminese, dove la Stradale della cittadina adriatica ha bloccato al casello di Rimini Nord un camion con una cisterna di bitume, partito da Senigallia e diretto al porto di Ravenna. Qui la contestazione ha riguardato lo stato di usura dei pannelli arancioni che indicano la classe della merce e l’assenza delle strisce rifrangenti.
Come commentare questa recrudescenza di ispezioni e di sanzioni? Siamo sempre dalla parte della legge e della sicurezza. Anche particolari che sembrano trascurabili vanno comunque tenuti monitorati e conservati in pieno stato di efficienza. Ecco, poi magari qualche volta si potrebbe chiedere ai tutori della legge di essere più concilianti, come nel caso di un’azienda di trasporto del Pesarese che proprio ieri si è vista sequestrare un camion perché aveva una delle etichette degli estintori leggermente scolorita…
A nostro giudizio sarebbe importante verificare un altro aspetto, molto interessante, sulla effettiva preparazione degli autisti nel trasporto merci pericolose.
fonte uominietrasporti
Stando alle ultime notizie, sembra che sempre più autisti si recano in Slovenia per sostenere il corso ed esame sul trasporto delle merci pericolose con il rilascio del “patentino CFP-ADR”. sarebbe opportuno in primo luogo verificare l’effettiva preparazione degli autisti, in quanto in 2 giorni tornano in Italia con corso e patentino in mano, anche con tutte le specializzazioni… Mistero!!!!