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L’apertura alla pubblica consultazione del database sulla regolarità delle imprese di autotrasporto in conto terzi gestito dall’Albo, prevista per il 15 novembre 2015, è stata prorogata di una settimana.

La notizia del rinvio non appare ancora sul sito web dell’Albo degli Autotrasportatori ma viene riferita dall’associazione Assotir. Restano quindi otto giorni in più alle imprese di autotrasporto iscritte per verificare l’esattezza dei propri dati ed eventualmente comunicare inesattezze tramite il numero verde 800.232323. Dal 23 novembre, quindi, i committenti dell’autotrasporto dovranno accedere al database che indica la regolarità dei vettori prima di affidare un trasporto stradale (e ciò vale anche per gli autotrasportatori che utilizzano un sub-vettore).
Se il vettore scelto avrà il “semaforo verde” acceso dal portale, il committente sarà esonerato dalla corresponsabilità nei confronti della società di autotrasporto scelta, nell’ambito dei suoi rapporti con i dipendenti. Quindi, non dovrà più chiedere il Durc. Se invece la società di autotrasporto avrà il semaforo giallo, il Durc resterà indispensabile per ottenere l’esonero della corresponsabilità.
Secondo Assotir, il rinvio dell’apertura del database (che originariamente doveva avvenire a luglio, poi rinviata al 15 novembre) è causata dai “ritardi organizzativi delle diverse amministrazioni coinvolte o da coinvolgere, sia dai timori – diffusi in modo sorprendentemente trasversale – di andare a smuovere un sistema che era da decenni immobile, con tutti i rischi che ciò avrebbe potuto comportare”. L’associazione avverte anche che potrebbe accadere che dopo il 23 novembre potrebbero esserci imprese di autotrasporto con semaforo giallo anziché verde, nonostante siano regolari.
“Infatti l’Inps, cui è demandata la gestione della banca dati della correttezza contributiva delle imprese (ovvero del rispetto, da parte loro, dell’obbligo di versamento dei contributi per i propri dipendenti) non è, ancor oggi, in grado di assicurare con certezza lo status di ogni singola impresa e vi sono casi nei quali, proprio in seguito ad una interrogazione puntuale effettuata tramite il Portale, l’istituto si riserva di verificare (mediamente in un mese) lo stato di regolarità dell’impresa esaminata”, spiega Assotir. Perciò, è importante che le imprese compiano le verifiche sulla propria posizione, se non lo hanno ancora fatto.
Che cosa accadrà alle imprese che già oggi risultano irregolari, prima ancora dell’implementazione nel Portale dello stato relativo al corretto rapporto tra numero di veicoli e personale addetto alla loro guida? Assotir risponde che per tali aziende debba essere attivata, da parte degli Uffici provinciali della Motorizzazione, la procedura prevista dalla Legge 298 per la verifica del mantenimento dei requisiti per l’iscrizione all’Albo e, all’esito, per l’assunzione delle eventuali decisioni sanzionatorie.

fonte trasportoeuropa

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Ancora pochi giorni e poi la più importante novità dell’autotrasporto nazionale vedrà ufficialmente la luce. Stiamo parlando del database sulla regolarità contributiva che, dopo un rinvio di qualche mese, debutta ufficialmente il prossimo 15 novembre e a quel punto sarà visibile a tutti, anche ai committenti che potranno tenerne conto – vista pure la corresponsabilità a cui si espongono – nella scelta di un fornitore di trasporti. Come a dire,meglio tenersi alla larga dai fornitori non in regola con le contribuzioni. Di quali contribuzioni stiamo parlando?

Per adesso sul database, visibile sul sito www.ilportaledellautomibilista.it, compariranno le posizioni relative a:

iscrizione all’Albo e al REN (per quelle che esercitano con mezzi di massa superiore a 1,5 ton)
– iscrizione alla Camera di Commercio
– regolarità delle contribuzioni INPS e Inail (tratta sulla base degli archivi di questi enti)
– regolarità dei pagamenti dei premi assicurativi (tratta direttamente dai dati dell’Ania).

Ragion per cui è molto importante che prima del 15 novembre le aziende di autotrasporto si rechino sul sito ricordato (se non l’hanno ancora fatto è necessaria una rapida procedura di autentificazione in veste di impresa per la richiesta del PIN) e controllino la correttezza dei dati relativi alla propria posizione.

Se qualcosa non risponde al vero e si è interessati a una rettifica ci sono in teoria le due seguenti strade da seguire, ancve se nella pratica è una soltanto:

– Telefonare al numero verde 800 232323, ma questa operazione è praticamente inutile.Uomini e Trasporti ha provato a telefonare almeno una decina di volte, ma risponde sempre una voce registrata che comunica che, a causa dell’eccessivo traffico, è meglio “richiamare più tardi” visto che “gli operatori sono tutti occupati”. E non potrebbe essere altrimenti visto che, a quanto si intuisce, il numero verde riguarda tutte le questioni aperte relative al ministero. E quindi immaginiamo siano veramente tanti a chiamare;

– la seconda modalità è scrivere una mail all’indirizzo:assistenza.albo@mit.gov.it Ed è questa che vi consigliamo anche perché, come si intuisce dall’indirizzo stesso, si tratta di un canale dedicato.

fonte uominietrasporti

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Il Comitato Centrale nella seduta del 29 settembre ha deciso di prorogare di altri 45 giorni il termine del 1 ottobre (domani) per consentire ai committenti di verificare la regolarità delle imprese di trasporto.

Una manovra non molto chiara, sembra che alcune associazioni abbiano voluto questo slittamento di date per poter allineare i dati del ilportaledellautomobilista con quelli delle banche dati (INPS, INAIL, CCIAA, ANIA, ecc…),  ma è sembrata più una manovra diversiva che un reale problema, le aziende che abbiamo contattato, risultano perfettamente in linea con i dati in loro possesso, quindi sanno già se sono regolari o irregolari.

Tanto per dirla in due parole, forse forse qualche associazione di categoria vuole difendere i committenti?

Irregolari avete altri 45 giorni, poi “forse” tutto finisce!!!